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lunedì 13 maggio 2013

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in fondo altro non sono sono che una puttana intellettuale: dalla carne tenera, i pensieri profondi e le fantasie infantili. La mia depravazione puoi trovarla nei miei occhi persi, tra pagine ingiallite, o nella mia lingua che affonda tra le cosce di una vergine. La mia pelle è chiara e appena la sfiori restano i lividi, non smettere di picchiarmi, preferisco il viola al pallore bianco. Solo un'ultima preghiera: suona il piano per me quando hai finito. Voglio osservarti: nuda che fai salire dolci note verso il soffitto, mentre piano asciugo il mio sangue che ha sporcato il pavimento.

1 commento:

  1. L'ultima preghiera..."Amore perverso per ciò che più amo" scrissi io un giorno. Anima che si lacera per il suo stesso esistere.

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