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mercoledì 10 aprile 2013
3102 40 01
ho vomitato, l'odore dei succhi gastrici mi è rimasto tra le unghie, una delle cose poco importanti in un giorno come altri, un giorno di pura euforia. Ho sognato che correvo per le strade, ricoperta di lussuria. Osservavo uomini arrampicarsi ai soffitti e lasciarsi cadere, trattenuti da funi che si stringevano al collo, producendo un rumore simile ad una porta che sbatte; donne avvelenarsi con inguenti, preparati in piccole cucine polverose, che restavano, per buona parte, appiccicati in gola. Tutto nel nome dell'amore non corrisposto da Marlene. Il mio corpo perfetto solcava la strada. Depravati sguardi a violare la mia carne. Avrei voluto fermarmi per sussurrargli: io sono Marlene, la vostra piccola puttana. Sono cascata esausta in un vicolo abitato dai cani. Strappandomi la carne dal petto, frugando tra le putride tette, ho sradicato il cuore per darlo in pasto ai topi. Io mi chiamo Marlene. E vivo questa vita senza sangue, per il semplice fatto di non esser mai nata.
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Bene, sono arrivata per prima, posso scegliere i posti migliori.
RispondiEliminaSembrerebbe un totale cambio di registro rispetto al precedente blog, ma in esso, col senno di poi, sarebbe possibile, per chi sa leggere ovviamente, rinvenire qua e la i semi di questi nuovi ed oscuri germogli.
Marlene....ma chi è Marlene? Sono certa che ce n'è una nascosta in ognuno di noi. Ma abbiamo paura di saperlo....
vedo che hai colto in pieno Fatima, benvenuta in questo posto silenzioso.
EliminaGrazie...
RispondiEliminaGrazie a te, per le cure dedicate a Marlene.
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